Il Circolo storico-culturale Sandro Pertini di San Lazzaro di Savena ha inoltrato la richiesta di intitolazione di una via, strada, parco, giardino, impianto sportivo a Giacomo Matteotti all’Ammistrazione comunale di San Lazzaro di Savena il 25/07/2024 per il centenario dall’assassinio del deputato socialista

 

Immagine1La sua morte colpì uno dei più coraggiosi oppositori del regime fascista, un uomo che osò denunciare i brogli elettorali e la corruzione nel governo di Benito Mussolini.

Il 30 maggio 1924, Giacomo Matteotti pronunciò nell'Aula della Camera il suo ultimo discorso, che gli sarebbe poi costato la vita.

In quel discorso, Matteotti difese la libertà politica, incarnata nella rappresentanza parlamentare e in libere elezioni. La proposta di Matteotti di far invalidare l'elezione almeno di un gruppo di deputati, secondo le sue accuse, illegittimamente eletti a causa delle violenze e dei brogli, venne respinta dalla Camera con 285 voti contrari, 57 favorevoli e 42 astenuti.

Il 10/06/2024 è ricorso il centenario dal barbaro assassinio di Giacomo Matteotti. Deputato, socialista, giornalista, antifascista e segretario del Partito Socialista Unitario che il 10/06/1924 venne sequestrato dalla banda di Amerigo Duini, ucciso, smembrato e il cadavere abbandonato alle porte di Roma, presso la macchia della Quartarella.

La lezione di Matteotti, oggi più che mai, ci ricorda che la nostra democrazia è tale se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto, sulla libertà, non sulla violenza, la sopraffazione, l’intolleranza e l’odio per l’avversario politico.

Il presidente della Repubblica, Sandro Pertini, dal quale la nostra associazione prende ispirazione, da presidente della Camera dei deputati ebbe il grande merito di pubblicare nel 1970 i discorsi parlamentari di Matteotti.

Riteniamo pertanto che, nel centenario della sua morte, l’Amministrazione del Comune di San Lazzaro di Savena può rendere omaggio a un uomo che per i suoi valori di libertà, democrazia e giustizia sociale pagò con la propria vita l’opposizione al nascente regime totalitario, quello fascista, che per un ventennio soffocò e oppresse il popolo italiano.

Nato il 22 maggio 1885 a Fratta Polesine, in provincia di Rovigo, dopo aver frequentato le scuole elementari pubbliche di Lendinara, venne iscritto al liceo ginnasio “Celio” di, diplomandosiil15dicembre1903all'etàdidiciottoanni.Pocointeressatoall'attività difamiglia, Giacomo si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza all'Università di Bologna, laureandosi il 7 novembre 1907 con 110 e lode presentando una tesi sulla recidiva scritta in collaborazione col professore Alessandro Stoppato.