Nel ricordo di tutte le donne del mondo
Anche quest’anno ricorre l’8 marzo: la “festa della donna”. Numerose le iniziative presenti su tutto il territorio nazionale, con mostre, spettacoli, dibattiti e altri interventi. Ciononostante le statistiche parlano chiaro. Infatti migliaia di donne in Italia subiscono ogni anno violenze fisiche e psicologiche e talvolta si arriva persino a omicidi.
Il Centro storico-culturale Sandro Pertini si schiera a fianco di tutte le donne, non solo d’Italia, ma del mondo. Non si è “donna” una volta l’anno, non si smette di lottare per vedere riconosciuti diritti per la parità di genere, non ci si ferma alla semplice constatazione che sono in atto consistenti discriminazioni. Discriminazioni di genere presenti nella vita di tutti i giorni: dalla casa ai luoghi di lavoro
L’8 Marzo nacque come un appuntamento per testimoniare la condizione di evidente e insopportabile diseguaglianza delle donne nel mondo del lavoro e più in generale nella società. Oggi molte donne combattono sui campi di battaglia in Medioriente per la libertà e cambiare in meglio la propria vita. La Convenzione di Istanbul, cioè il trattato che si propone di prevenire la violenza, favorisce la protezione delle vittime e cerca d’impedire l'impunità dei colpevoli. Esso è stato firmato da trentadue paesi e il 12 marzo 2012 la Turchia è diventata il primo paese a ratificare la Convenzione, seguito da altri stati europei compresa l’Italia.
Le politiche d’integrazione, insieme a un’imponente opera di prevenzione, possono offrire un valido aiuto per contrastare il femminicidio e in generale tutte quelle situazioni di aggressività e brutalità che le donne subiscono.
L’8 marzo deve sì ricordare che sono presenti contesti di violenza e disparità tra uomo e donna, ma anche un moto d’orgoglio nelle donne per non smettere di battersi per ottenere condizioni di dignità e giustizia sociale. Essere “donna” è bello, ed è magnifico se si può camminare sul viale dell’uguaglianza insieme all’altro sesso.